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Difendere gli ulivi per tutelare la bellezza

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L’operato della più grande organizzazione di produttori mira alla piena sostenibilità: ambientale, certo, ma anche economica e sociale.

Non c’è solo la lotta alla xylella tra gli obiettivi di Assoproli Bari, una delle Organizzazione di Produttori olivicoli più significative e numerose d’Italia , che ha da sempre unitamente alle attività di assistenza tecnica e di commercializzazione dell’olio dei propri associati ha posto al centro delle sue attività la diffusione di una vera e propria “cultura” dell’olio extra vergine di oliva, coordinando e organizzando una serie di eventi formativi rivolti sia agli attori della filiera olivicola, che al consumatore finale, coinvolgendo aziende, istituzioni ed enti di formazione primaria, secondaria e universitaria. Lo si capisce dalle parole di Andrea Pezzolla, responsabile tecnico dell’associazione: «Il nostro impegno mira alla sostenibilità dell’agricoltura: una sostenibilità a livello economico, ambientale e sociale. Perché se i produttori non vengono giustamente remunerati difficilmente svolgeranno l’attività agricola e se quest’ultima viene a mancare chi tutela il territorio?».

Una domanda che fa capire quanto il ruolo degli agricoltori sia strettamente correlato alla bellezza del paesaggio: «Perché gli olivicoltori con le loro attività producono bellezza del paesaggio, quindi fanno un servizio anche al turismo. L’agricoltura ha un ruolo importante per il territorio, soprattutto sui territori a vocazione turistica. Accade in Toscana, così come in Puglia».

E la Puglia, il cui stesso simbolo è un albero di ulivo, è l’attore trainante della filiera olivicola nazionale, rappresentando da sola la più grande produttrice di olio extra vergine di oliva Italiano, con il 50% circa della produzione nazionale nella campagna olivicola 2024-2025.

Così come evidenziato dal Presidente di Assoproli Giuseppe De Mastri, “Il ruolo centrale dell’organizzazione di produttori, così come voluto dalla Comunità Europea, consiste proprio, oltre alla erogazione di contributi economici ai propri associati nell’ essere in grado di coordinare azioni congiunte, che interessino i vari livelli e i vari attori della filiera, finalizzate ad un miglioramento totale del settore”.

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Questi miglioramenti possono avere una natura di sostenibilità, di efficientamento energetico, gestione delle risorse primarie e secondarie, come avviene attraverso il recupero dei residui di lavorazione. Senza dimenticare le pratiche di produzione dell’olio extra vergine, che interessano maggiormente le tecniche e le strumentazioni presenti nei frantoi.

«In ultima istanza – continua il Presidente De Mastri – è importantissimo il ruolo di Assoproli nell’operare sul proprio territorio rivolgendosi direttamente ai consumatori, promuovendo cultura e consapevolezza del prodotto acquistato, delle sue caratteristiche e della sua qualità, agendo in maniera indiretta come co-responsabile di una naturale difesa rispetto alle contraffazioni e agli alimenti, in questo caso l’olio Evo, di scarsa qualità».

Tutto questo va chiaramente declinato nella prospettiva pugliese, che è una terra fortissimamente connotata dal turismo enogastronomico e di cui si riconoscono a livello mondiale le bellezze architettoniche e naturali. In tale senso Assoproli cala i suoi interventi tenendo conto di queste ricchezze e cercando ove possibile di promuovere il territorio in senso più allargato, collaborando ad esempio, con consorzi dop e igp o con i gruppi di azione locale (GAL) dislocati in tutta la regione. Dalla ricerca scientifica, al vivaio, per poi scendere in campo con l’olivicoltura, la raccolta, la trasformazione, l’imbottigliamento e la commercializzazione del prodotto. L’intero cerchio si conclude senza che alcuna fase venga esclusa con l’obbiettivo di produrre un olio EVO dalle qualità indiscusse che rispetta l’ambiente e che contribuisce a promuoverlo. Ecco la complessità dell’O.P. Assoproli Bari.

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